2016-09-01
Israele ora ha approvato la costruzione 285 nuove case agli stabilimenti ebrei nella Cisgiordania occupata, secondo la pace del cane da guardia di stabilimento.
Una casa di cura di 234 unità in Elkana, 30 case in Beit Arye e 20 in Givat Zeev hanno ottenuto il segnale di partenza il martedì.
I permessi retrospettivi inoltre sono stati rilasciati per 179 case attuali in Ofarim.
Gli Stati Uniti hanno detto che «profondamente è stato interessato» e che hanno avvertito che l'espansione di stabilimento ha posato «una minaccia molto seria e crescente» contro pace con i Palestinesi.
Circa 570.000 israeliani vivono in più di 100 stabilimenti costruiti dall'occupazione 1967 di Israele della Cisgiordania e di Gerusalemme orientale. Gli stabilimenti sono considerati illegali secondo diritto internazionale, sebbene Israele disputi questo.
La pace ora ha riferito che l'ultima decisione di progettazione tramite l'amministrazione civile militare-eseguita israeliana nella Cisgiordania ha significato che 2.623 unità abitative agli stabilimenti erano state approvate finora questo anno. La cifra comprende 756 case illegale costruite che «sono state legalizzate in modo retrospettivo».
Un funzionario senior degli Stati Uniti ha detto l'agenzia giornalistica di AFP che l'espansione di stabilimento - come pure demolizioni continue delle case palestinesi - «fondamentalmente insidia le prospettive per una soluzione ed i rischi dello due-stato che rafforzano una realtà dello un-stato dell'occupazione e del conflitto perpetui».
«Siamo disturbati specialmente dalla politica degli avamposti illegali con effetto retroattivo d'approvazione ed unità non autorizzate di stabilimento,» il funzionario ha detto.
«Queste politiche efficacemente hanno dato la luce verde del governo per l'avanzamento dominante di attività di stabilimento in un nuovo e modo potenzialmente illimitato.»
Il martedì, Israele ha reagito irosamente alla simile critica delle sue attività di stabilimento dal coordinatore speciale di ONU per il processo di pace in Medio Oriente, Nickolay Mladenov.
«È difficile da leggere dentro queste azioni un'intenzione genuina di lavorare verso una soluzione possibile dello due-stato. Ciò sembra rinforzare una politica, effettuata durante le decadi, che ha permesso a oltre mezzo milione israeliani di sistemarsi in territorio che è stato occupato militarmente nel 1967,» lui ha detto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Un portavoce per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il sig. Mladenov di distorzione della storia.
«Gli ebrei sono stati a Gerusalemme, la Giudea e Samaria per le migliaia di anni e di loro presenza là non è un ostacolo a pace,» David Keyes ha detto, facendo uso dei nomi biblici per la Cisgiordania.
Ci sono stati numerosi giri dei colloqui di pace fra Israele ed i Palestinesi dall'inizio degli anni 90, con ultimo sprofondare nell'amarezza nel 2014.
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